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Ferie non godute

 Ferie non godute

Precisiamo che le ferie non godute non sono monetizzabili. Ci sono però due eccezioni in cui, invece, le ferie devono essere pagate: in caso di dimissioni e di licenziamento. Si può anche compensare le ferie non godute con un’indennità nel caso in cui il contratto collettivo nazionale di lavoro applicato preveda un numero di ferie superiore alle 4 settimane standard stabilite dalla legge.

La normativa in materia (D.Lgs. 66/2003) prevede che ogni lavoratore goda di almeno 4 settimane di ferie per ogni anno di servizio. Di queste settimane, almeno 2 devono essere fruite nell’anno di maturazione mentre le restanti possono essere godute nei 18 mesi successivi al medesimo anno.

Indennità sostituiva ferie: tasse e contributi In caso di cessazione del rapporto di lavoro, le ferie non godute vengono tassate come il reddito ordinario. Ciò significa che sono soggette alle stesse aliquote fiscali applicate al salario. Questo perché, come ribadito da alcune sentenze della Cassazione, si tratta di un elemento di retribuzione nonostante il carattere risarcitorio. Da ciò fa seguito che si paga l’IRPEF con reddito da lavoro e si versano anche i contributi.

Come vengono liquidate le ferie non godute?

Le ferie non godute vengono liquidate attraverso un’indennità sostitutiva, che rappresenta il pagamento delle giornate di ferie non fruite. Questo pagamento è calcolato sulla base della retribuzione ordinaria del lavoratore. Le ferie non godute vengono liquidate come un giorno lavorativo normale, contribuendo alla formazione del reddito imponibile del lavoratore.

Ferie non godute e dimissioni: come funziona?

Preavviso dimissioni e licenziamento In caso di dimissioni, le ferie non godute devono essere monetizzate. Il datore di lavoro è obbligato a liquidare l’importo corrispondente alle ferie non fruite nel periodo di preavviso o al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

La tassazione segue le stesse regole applicate durante il rapporto di lavoro, quindi l’importo sarà tassato come reddito ordinario. È importante che il lavoratore riceva questo pagamento in tempi brevi per evitare controversie legali.


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