Flessibilità dell’orario di lavoro Orario multiperiodale, banca ore, elasticità in entrata e in uscita: in quali casi la collocazione delle ore di lavoro può variare. L’azienda non è obbligata a prevedere un orario lavorativo fisso, con una determinata ora d’ingresso e d’uscita, ma la collocazione delle ore di attività può variare, sia secondo le esigenze del datore di lavoro, che del lavoratore. L’azienda, ad esempio, può variare le ore per far fronte a variazioni delle esigenze produttive, adottando l’orario multiperiodale, con più ore di attività in determinati periodi dell’anno (inteso come periodo mobile di 12 mesi, non come arco di tempo tra il 1° gennaio e il 31 dicembre), compensate da un numero minore di ore in altri periodi di bassa produttività. La flessibilità dell’orario di lavoro può essere anche a favore del dipendente, perché possa beneficiare di una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare: in questo caso parliamo di flessibilità dell’orar...
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