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La FIDEF chiede al presidente Draghi il vaccino anti covid-19 per il personale delle scuole di istruzione continua non formale.

Il presidente della FIDEF, ha sollecitato l’inserimento del personale addetto alle attività corsuali di formazione continua  non formale,  nelle categorie prioritarie per la vaccinazione anticovid al pari del personale della Pubblica istruzione. La richiesta è stata inviata  al Presidente del Consiglio Draghi, al Ministro della Salute Speranza ed al Commissario Straordinario Arcuri.

Il ruolo svolto nell’ambito della formazione continua è,  e sarà, centrale nelle fasi di ripresa dell’economia italiana, poiché  rappresenta l’anello di congiunzione tra il modo del lavoro e dell’istruzione scolastica.  Corsi che  vengono erogati  nell’ambito del sistema articolato e coerente di lifelong learning,  tesi a garantire le condizioni di apprendimento permanente a tutti i cittadini, di qualsiasi fascia d’età, formazione culturale e condizione occupazionale. La formazione continua è  l’unico modo per stare al passo in un mercato del lavoro in costante evoluzione e occorre aggiornare costantemente le proprie competenze.

Questa fame di conoscenza, già fondamentale oggi, lo sarà ancor di più in futuro, in quanto stanno cambiando li competenze e le abilità richieste di chi dovrà lavorare, unitamente alla capacità di adattarsi al cambiamento, che è una delle componenti chiave dell’innovazione.

Il Governo, precisa il presidente della Federazione dott. Luca Paladino,  deve prendere atto del ruolo svolto ed assumere l’impegno di attribuire pari considerazione  e dignità al comparto, a quello della svolto dall’istruzione scolastica ed universitaria.  Il presidente, evidenzia che recentemente Forbes ha tracciato il profilo del lavoratore ideale nel post emergenza, delineando la serie di competenze che dovrebbe avere per adattarsi al meglio al nuovo contesto. Secondo la rivista  di economia, sarebbero nove, in particolare, le skills che potrebbero diventare presto le più richieste dalle aziende: informatica, lingue,  nuove competenze tecnologiche, competenze digitali e IT.

Nelle raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione antiSARS-CoV-2/COVID 19, del Ministero della Salute, la Presidenza del Consiglio dei ministri, l’Istituto Superiore di Sanità, Agenas e Aifa”, commenta Paladino, è indicato che, dopo le categorie strettamente prioritarie, verranno sottoposte a vaccinazione le altre categorie di popolazione, tra cui quelle appartenenti ai servizi essenziali. In qualità di Presidente di una Federazione rappresentativa a livello nazionale, ritengo che sussista la necessità di far rientrate nelle categorie prioritarie anche queste figure professionali, per via di alcuni elementi essenziali:  rischio di contagio riscontrato nell’attività lavorativa quotidiana strutturata, per sua stessa natura, in molteplici contatti ed appuntamenti fisici lavorativi intercorrenti con i frequentanti i corsi e con le aziende con cui vengono programmate le attività formative.

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