Passa ai contenuti principali

Decreto Ristori: Grave dimenticanza, il Governo ignora completamente il settore della formazione continua, mentre inserisce tra i beneficiari i sexy shop, agenzie matrimoniali, attività di tatuaggio e piercing, negozi di animali , dog sitter e negozi di armi”.

 

Decreto Ristori: Grave dimenticanza, il Governo ignora il settore della  formazione continua, mentre inserisce tra i beneficiari i sexy shop, agenzie matrimoniali, attività di tatuaggio e piercing, negozi di animali , dog sitter e negozi di armi”.

 

Grave dimenticanza  del Governo, nessun intervento a favore del settore che eroga corsi di istruzione permanente non regolamentati, quali quelli di lingua, informatica, arte, ecc.. I numerosi DPCM , pur decretando la chiusura  della didattica  in presenza,  non include le predette suole tra i beneficiari dalle misure si sostegno. Viene completamente ignorata l’importanza della formazione lungo tutto l’arco della vita che  come evidenziato dall’Unione Europea e del Consiglio Europeo di Lisbona, nonché ribadito  con la  “Dichiarazione di Copenaghen”, teso  garantire le condizioni di apprendimento a tutti i cittadini di qualsiasi fascia di età, formazione culturale ed occupazionale, nell’abito nell’articolato e coerente sistema del “lifelong learning”.      

La FIDEF,  Federazione nazionale “comparativamente più rappresentativa del settore” esprime il proprio rammarico, evidenziando che il Governo non  tiene in nessun conto le attività, nonostante il consistente numero di aziende e di dipendenti, nonché della vasta platea di utenti, che si sostanziano in  un  importante contributo, non solo per l’economia del Paese, ma anche alla sua coesione sociale e la formazione del cittadino. Trattasi di un settore che ha già subito duri contraccolpi durante la serrata totale da marzo maggio. I corsi di formazione permanente oggi assumono ancora una maggiore importanza, stante le mutate  esigenze, emergenti dal mutato scenario, che avremo “post virus” e per evitare nuova disoccupazione.

Il presidente della FIDEF, dott. Luca Paladino,  evidenzia che “il DPCM del 3 novembre rende la situazione del comparto ancora più allarmante avendo stabilito che i corsi di formazione pubblici e privati possono svolgersi solo con modalità a distanza” e trascurando totalmente il fatto che la didattica a distanza non è sempre un’alternativa praticabile. Tra l’altro il  DPCM “ristori bis”, pur allargando la platea dei nuovi codici Ateco beneficiari, continua a non inserire i codici ATECO 855930 (Scuole e Corsi di Lingua) e il codice  85.59.2 (Corsi di formazione e corsi di aggiornamento professionale).

Si tratta di una grave ed inammissibile omissione. Sottolinea che invece  vengono attratti dal beneficio, tra gli altri,  finanche “sexy shop, agenzie matrimoniali, attività di tatuaggio e piercing, negozi di animali e dog sitter e negozi di armi”.

E’ una vergogna per il nostro Paese  che il Governo considera l’attività svolta dagli enti Gestori di corsi di istruzione e formazione, non è meritevole di aiuti, mentre vengono concessi ad attività di certo meno rilevanti”.

E’ eventualmente sfuggito al Governo l’importante ruolo che svolgono le scuole di istruzione e formazione, fondante per affrontare anche i mutati scenari del mondo del lavoro. delle quali  non si può fare a meno in un mondo sempre più interconnesso e globalizzato.

Il  comparto non rappresenta scuole dell’obbligo e conseguentemente coloro che le frequentano, non si sentono obbligati e seguire corsi online. Stante la particolarità corsuale, si assiste alla dispersione della platea scolastica, di conseguenza  di presposte alle attività, tra l’altro, si ritrovano senza lavoro e senza nessun sostegno.

Sono a rischio quasi  25.000 posti di lavoro, nonchè le attività preposte alla formazione continua ed in particolare della formazione linguistica.

Sottolinea il  presidente Paladino, che “se non ci sarà un sostegno concreto alle nostre attività stante le ingenti perdite di fatturato già subite da fine febbraio ad oggi, qualcuno dovrà pur assumersi la responsabilità del collasso di tutto il comparto della formazione continua in Italia. E’ urgente che vadano  fatte le necessarie integrazioni al decreto a favore, una ricerca effettuata tra i soci fotografa che nel periodo marzo-ottobre si è avuto un calo medio del fatturato di circa il 65%, che peggiorerà fino a raggiungere un calo dell’80%”

(pielle)

Post popolari in questo blog

Corsi di istruzione e formazione – Esenzione IVA art. 10 DPR 633/72

Facendo seguito ai quesiti  Come noto, ai fini dell'applicazione dell'imposta sul valore aggiunto, le operazioni sono classificate in:  imponibili, non imponibili ed esenti. Le operazioni esenti posseggono tutti i requiaiti previsti per l’assoggettamento all’imposta ma, per vari motivi - che vanno da quelli di carattere sociale a quello di natura puramente economica - sono state sottratte dal legislatore all'ambito applicativo dell'imposta, pur soggiacendo  a una serie di adempimenti. Ciò premesso, è nell'ambito dell'articolo 10 del D.P.R. 633/72, che si individuano le operazioni esenti che qui interessano,  dove è individuata l'elencazione tassativa. Il comma 20 del predetto art. 10 così recita, " le prestazioni...didattiche di ogni genere, anche per la formazione, l'aggiornamento e la riqualificazione e riconversione professionale, rese da istituti o scuole riconosciuti da pubbliche amministrazioni e da ONLUS, comprese le prestazioni relative a

DETRAZIONE FISCALE DEI CORSI DI LINGUA, TEATRO, INFORMATICA, ECC.

  DETRAZIONE FISCALE DEI CORSI DI LINGUA, TEATRO, INFORMATICA, ECC. Come chiarito dall'Agenzia delle entrate da ultimo con la circolare 13/2019 (pag. 102),  - omissis  ……… oltre che quelle per la mensa e i servizi di pre e post scuola , anche c orsi di lingua, teatro, ecc., svolti al di fuori dell’orario scolastico e senza obbligo di frequenza,  a patto che siano stati deliberati dagli organi d’istituto . Quanto alla documentazione, se le spese sono pagate alla scuola, i soggetti che prestano l’assistenza fiscale non devono richiedere al contribuente la copia della delibera scolastica che ha disposto tali versamenti.  La delibera va richiesta, invece, nel caso in cui la spesa per il servizio scolastico integrativo non sia sostenuta per il tramite della scuola,  ma sia pagata a soggetti terzi. Ne scaturisce che non è detraibile il costo di corsi ,che non sono deliberati dagli Organi dell’Istituto che frequenta lo studente. a cura della Federazione Italiana Enti e Scuole  di istruzio

Corsi Esenti IVA - Art. 10 comma 20 - Problematiche relative alla tenuta della contabilità - Art.36-BIS -- Registratore di Cassa - Fatturazione - Quietanza di pagamento.

Corsi Esenti IVA   - Art. 10 comma 20 – Problematiche relative   alla tenuta della contabilità - art. 36-BIS --   Registratore di Cassa - Fatturazione   - Quietanza di pagamento. Il campo di attività degli Organismi (Enti e Scuole) che erogano corsi (lingua, informatica, musica, grafica, ecc.) che hanno ottenuto specifico riconoscimento da pubbliche amministrazioni è esente da Iva ai sensi dell’art. 10 comma 20 D.P.R. 633/72. Occorre evidenziare che la Ris.Min. n. 53 del 15.3.2007  che ha ribadito  che: all a  terminologia usata dalla norma  “ istituti o scuole” deve essere attribuito “valore meramente descrittivo”,   … il  riconoscimento deve, pertanto, riguardare specificamente il corso di cui si è ottenuto il riconoscimento. E’opportuno consultare  ex plurimis  la circolare n. 22/E  del  18.3.2008 della  Direzione Centrale Normativa e Contenzioso sulla “Esenzione IVA delle prestazioni educative e didattiche ai sensi dell’articolo 10, n. 20    D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 63