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FIDEF.it - Cosa accade per la Scuola dal 16 gennaio 2021.

 Cosa accade per la scuola dal 16 gennaio 2021

Le disposizioni del Dpcm del 14 gennaio, si applicano dalla data del 16 gennaio 2021, in sostituzione del Dpcm del 3 dicembre 2020, efficaci fino al 5 marzo 2021.fatte salve le diverse disposizioni individuate da singole Regioni.

Nessun passo indietro da parte del governo con il rinnovo di tutte le misure già in vigore a partire dal coprifuoco dalle 22 alle 5 e l’inasprimento delle soglie per accedere alle zone con restrizioni, introdotte con il decreto approvato mercoledì: con Rt 1 o con un livello di rischio ‘alto’ si va in arancione, con Rt a 1,25 in rosso.

Cosa accade per la scuola

·           Le scuole secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione didattica in modo che, a decorrere dal 18 gennaio 2021, almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza, fatte salve le diverse disposizioni individuate da singole Regioni. La rimanente parte dell’attività si svolgerà a distanza. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali.

·           Nei servizi educativi per l’infanzia, nelle scuole dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione (scuole primarie e secondarie di I grado) la didattica continua a svolgersi integralmente in presenza. È obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

·           È possibile lo svolgimento in presenza delle prove concorsuali selettive, con un numero di candidati non superiore a 30 per ciascuna sessione o sede di prova. Saranno quindi ricalendarizzate le prove del concorso straordinario per la secondaria di I e II grado interrotte a novembre e si darà avvio gradualmente allo svolgimento delle prove delle altre procedure concorsuali.

·       Restano sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO).

·       Le riunioni degli organi collegiali potranno svolgersi a distanza.

Nelle aree caratterizzate da uno scenario di “massima gravità e da un livello di rischio alto”, cosiddette zone rosse, restano in presenza i servizi educativi per l’infanzia, la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado.  

Le attività didattiche in tutti gli altri casi si svolgeranno esclusivamente con modalità a distanza. Resta comunque salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e in generale con bisogni educativi speciali. 

L’articolo 2, comma 4, lettera a, dedicato alle misure relative alla zona arancione, prevede la possibilità di spostamenti  poter svolgere le attività didattiche in presenza, salvo misure maggiormente restrittive adottate da apposite ordinanze regionali o dai sindaci.

Quindi: in zona gialla e arancione, tornano in classe tutti gli studenti di scuola secondaria, seguendo però il criterio della soglia minima del 50% di lezioni in presenza, mentre nelle zone rosse vanno in didattica a distanza gli studenti dalla seconda media in su.

caosa 

Per la attività di dattiche dei corsi liberi non ordinamentali - RITENIAMO - che  in  la mancaza di specifiche Ordinanze o DPCM - che dir si volglia - che il settore, ai fini cautelativi,  si adegui a quelli previsti per la scuola statale.  La FIDEF ha più volte lamentato la mancanza di specifiche direttive,  evidenziando e segnalato la diversa organizzazzioe delle attività corsuale,  sia per numero di allievi presenti in aula ad ogni singola lezione, per la durata delle stesse, della diverso di orario di inizio e temine lezione  nonche  della durata che và  da  1,30 a  2 ore. Modalità  che non presentano, pertanto, le medesime potenzialità di possibile di contaggio,  quale è quello scatrente dalla organizzazione della Scuola Statale. 


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